La tecnica dello squeeze

L’eiaculazione precoce è il disturbo sessuale più diffuso negli uomini, un vero e proprio problema che sempre più spesso provoca disagio e frustrazione per l’uomo che ne soffre e insoddisfazione anche nella sua partner. Quando infatti il problema dell’eiaculazione precoce non viene affrontato nel modo corretto viene vissuto male dalla coppia, arrivando a generare tensioni ed incomprensioni che possono mettere a dura prova anche le coppie più longeve e affiatate.

Per questo motivo è importante non ignorare il problema ma cercare di risolverlo non appena esso si presenta. Ci sono diversi modi per poter contrastare l’eiaculazione precoce, la cui scelta essenzialmente è legata al tipo di causa che determina il problema.

Le cause alla base di questa disfunzione possono essere infatti di diversa natura, si va da fattori psicologici come stress e depressione fino a disturbi del sistema nervoso o di natura ormonale. Senza tralasciare anche una relazione genetica che secondo le più recenti ricerche sarebbe un altro fattore scatenante l’eiaculazione precoce.

Dunque, in base alle cause il medico, una volta diagnosticato il problema di eiaculazione precoce, consiglierà la terapia giusta. Ma se in alcuni casi è necessario intervenire con i farmaci, in altri casi si scelgono altri tipi di strade, che possono essere altrettanto efficaci.

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Tra queste strade da percorrere c’è un ampio numero di tecniche che sono state messe a punto nel corso degli anni da studiosi in materia, i quali hanno cercato di risolvere il problema dell’eiaculazione precoce sviluppando degli esercizi attraverso i quali ritardare l’orgasmo.

Soprattutto due sessuologi americani, Virginia Eshelman Johnson e William Masters, hanno approfondito gli studi sull’eiaculazione precoce. In oltre dieci anni i due studiosi sono arrivati ad ipotizzare una serie di tecniche che permettono all’uomo di acquisire gradualmente un maggior controllo sul proprio corpo, aiutandolo così a  ritardare l’orgasmo.

Tra le tecniche elaborate dalla coppia Johnson e Masters quella più famosa e che ha riscosso la maggiore approvazione da parte di chi l’ha praticata è la tecnica squeeze, anche chiamata tecnica della compressione. La tecnica squeeze consiste nel bloccare manualmente l’eiaculazione facendo pressione per alcuni secondi sul pene, tra la fine del glande e l’inizio del corpo del pene.

Questa pressione deve essere esercitata in un momento ben preciso, ovvero quando ci si accorge che non si è più in grado di esercitare un controllo sul proprio riflesso eiaculatorio e l’orgasmo si sta avvicinando. Tale pressione ha dunque lo scopo di comportare una diminuzione dell’urgenza di eiaculare, talvolta accompagnata una diminuzione della rigidità dell’organo, che potrà ritornare riprendendo la stimolazione. Ma per la buona riuscita dell’applicazione di questa tecnica è la donna che ha il ruolo fondamentale, in quanto è lei ad esercitare la pressione.

La partner non appena l’uomo le farà capire che l’orgasmo è in arrivo dovrà esercitare una pressione sotto il glande per fare in modo che il compagno perda una parte dell’erezione. Ma è opportuno ricordare che la tecnica dello squeeze può risultare efficace ma solo in alcuni casi. Stiamo parlando dei casi in cui l’eiaculazione precoce non è ancora evoluta ad uno stadio grave ma è di minore entità. Quando il problema è ad uno stadio grave la tecnica dello squeeze da sola non è sufficiente, ed è allora opportuno abbinare anche una cura a base di farmaci per contrastare il problema ed eliminarlo in modo definitivo.

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